Isituzione della sezione staccata della Commissione Tributaria Regionale a Lecce

20/01/2001 - 20/01/2002

Bilancio di un anno

Prospettive di riforma

Un anno fa è stata istituita a lecce la sezione staccata della commissione tributaria regionale.

E' trascorso un anno dall'inaugurazione della sezione staccata di Lecce della Commissione Tributaria Regionale e già si può tracciare un primo, positivo e lusinghiero, bilancio dell'attività giudiziaria svolta.

Dalla riforma del processo tributario (01/04/1996) i contribuenti salentini hanno dovuto attendere oltre cinque anni per vedersi riconoscere un loro legittimo diritto, quello cioè di potersi difendere dal Fisco, in grado di appello, nella propria città, senza defatiganti e costosi viaggi per recarsi a Bari, dove sino all'anno scorso era ubicata la sede della Commissione Tributaria. Certo, a distanza di un anno ed a mente serena, può sembrare assurdo che si sia dovuto aspettare tanto per il riconoscimento di un legittimo diritto, tenendo altresì conto che Lecce aveva tutti i requisiti per essere, sin dall'inizio, sede dell’organo tributario d'appello, in quanto sede di Corte di Appello, di TAR, di Avvocatura distrettuale dello Stato e di Tribunale per i minorenni.

Eppure, fu necessaria una corale e costante manifestazione popolare, ben indirizzata dalla Redazione di Lecce della Gazzetta del Mezzogiorno, che con una poderosa raccolta di firme, finalmente, convinse l'allora Ministero delle Finanze (oggi Ministero dell'Economia e delle Finanze) a dare il giusto riconoscimento ai contribuenti salentini. I quali, oggi, finalmente, possono difendere i propri diritti contro il Fisco senza dover attendere molti anni e, soprattutto, con la possibilità di minori costi e maggiori garanzie.

La Sezione staccata di Lecce, sin dalla sua istituzione, grazie anche alle capacità organizzative del Presidente Consigliere Angelo Sodo e di tutti i funzionari ed impiegati, ha immediatamente posto in udienza molti processi che da anni giacevano a Bari in attesa di definizione e molti di questi riguardano rilevanti questioni economiche, anche relative ai rimborsi, la cui sollecita risoluzione è importante per la sopravvivenza stessa delle aziende.

La sezione di Lecce, inoltre, anche a livello giurisprudenziale, si è subito imposta in sede nazionale con l'affermazione di importanti principi costituzionali, a difesa dei diritti del contribuente, quali, per esempio, la possibilità di concedere la sospensiva anche in grado di appello, il riconoscimento degli interessi anatocistici e della rivalutazione monetaria.

Certo, i problemi non mancano, soprattutto a livello organizzativo, tenuto altresì conto che Lecce è stata la prima delle sedi staccate a partire sia a livello nazionale che regionale (le sedi di Taranto e di Foggia, infatti, partono il 19 gennaio).

A tal proposito, basta considerare che, a fronte di oltre 3.000 appelli presentati nel 2001 in Puglia, oltre il 43% riguarda atti di competenza della sede di Lecce (che ha, peraltro, competenza anche per Brindisi), mentre soltanto il 15% degli impiegati a base regionale è distaccato presso la sede salentina.

Inoltre, oggi a Lecce sono pendenti complessivamente oltre 10.000 appelli.

Ciò fa capire l'estremo impegno sino ad ora profuso per far decollare e funzionare bene la sezione leccese, con risultati sicuramente positivi, ma certo, per l'immeditato futuro, è necessario un forte potenziamento degli organici, eventualmente anche con l'allargamento delle sezioni dalle attuali tre, indubbiamente insufficienti per le province di Lecce e Brindisi, ad almeno cinque (come, peraltro, era nell'originario progetto istitutivo).

A tale proposito, è necessario che la rappresentanza politica salentina, sia a livello parlamentare, regionale, provinciale e comunale, prenda atto della delicata situazione ed intervenga con urgenza presso gli organi competenti per l'adozione dei provvedimenti necessari al potenziamento della sede leccese per consentire di dare ai contribuenti salentini la possibilità di potersi difendere in tempi ragionevoli.

Collegato al suddetto problema c’è anche quello dell'istituzione a Lecce del Garante del contribuente, attualmente dislocato a Bari e, quindi, di fatto, impossibilitato ad interessarsi, in modo diretto ed efficace, dei problemi del nostro territorio.

In materia fiscale, è bene una volta per tutte chiarire il concetto, le strutture a difesa dei contribuenti devono essere situate in loco, vicino alla gente, con la possibilità di facile accesso, senza gravosi impegni economici, altrimenti è inutile istituirle, perché inefficaci ed, inoltre, dispendiose per le casse dello Stato.

Anche in questo senso, pertanto, devono indirizzarsi gli sforzi dei nostri rappresentanti politici per avere a Lecce il Garante del contribuente e consentire, in tal modo, un'efficace difesa contro i possibili errori ed abusi da parte del Fisco.

AVV. MAURIZIO VILLANI