PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

30/10/2003

Trattamento fiscale dell'esercizio dell'attività di Bed & Breakfast.

Quesito

Ai fini IRPEF, mi risulta che un immobile notificato e vincolato ai BBAA (Legge 89/39) paga, se affittato, in base alla rendita catastale minima, invece del canone di locazione.
Orbene, se lo stesso immobile, invece, è destinato ad attività di Bed & Breakfast, su cosa e come si paga l'IRPEF?

Parere

E' nostra premura farLe presente che in merito al trattamento fiscale dell'esercizio dell'attività di Bed & Breakfast, in materia di IVA, il presupposto soggettivo per l'imponibilità al tributo sussiste qualora le prestazioni di servizi siano non occasionali e cioè rientranti in un'attività esercitata per professione abituale.
Visto il carattere saltuario dell'attività di fornitura di "alloggio e prima colazione", che si identifica sostanzialmente con quello della occasionalità, ne consente in via generale l'esclusione dal campo di applicazione dell'IVA.
Naturalmente, tale attività, pur se esercitata periodicamente, non deve essere svolta in modo sistematico, con un carattere di stabilità, evidenziando una opportuna organizzazione di mezzi che è indice della professionalità dell'esercizio dell'attività stessa.
L'operatore di B&B "saltuario" e "non professionale" sarà dunque un semplice privato che, operando senza ricorrere alla partita IVA, è esonerato da tutta una serie di altri adempimenti prettamente legati alla natura imprenditoriale dell'attività quali la tenuta della contabilità IVA, la contribuzione INPS, l'iscrizione alla Camera di Commercio e l'eventuale iscrizione all'INAIL.
Per ciò che attiene al trattamento da riservare ai proventi conseguiti nell'esercizio dell'attività ai fini delle imposte sui redditi non trattandosi di redditi conseguiti nell'esercizio di un'impresa devono sicuramente essere inquadrati tra i "redditi diversi".
Nell'ambito di tale articolo potrebbero essere considerati come redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente, o, eventualmente, come redditi derivanti dalla sublocazione di beni immobili.
In entrambi i casi i redditi diversi sono determinati come differenza tra l'ammontare percepito nel periodo d'imposta e le spese specificatamente inerenti alla loro produzione, opportunamente documentate.
Su tale reddito, che va a cumularsi con gli altri eventuali redditi dell'operatore di B&B, verrà calcolata la tassazione IRPEF indipendentemente dalla rendita catastale. Al fine di documentare la riscossione delle somme, il titolare dell'immobile che esercita l'attività di B&B, non in possesso della partita IVA, deve rilasciare una ricevuta (non fiscale) redatta in duplice esemplare, sulla quale riportare la numerazione progressiva, la data di emissione, il numero di giorni di permanenza, il corrispettivo incassato.