PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

01/10/2005

Il Fisco può ricorrere all'accertamento analitico solo se gli indizi sono gravi, precisi e concordanti

Quesito

Egr.Avvocato vorrei porle il seguente quesito.

Un mio cliente ha ricevuto un Avviso di Accertamento, da parte dell'Agenzia delle Entrate, che senza far riferimento ad alcun articolo di legge, tra quelli previsti nel titolo IV del DPR 600 accerta un maggior reddito.

Dall'atto si evince che l'Ufficio ha effettuato prima una verifica in base agli Studi di settore, con esito negativo in quanto per quell'anno era congruo e coerente.

Successivamente passano ad un esame della documentazione acquisita ed effettuano alcune riprese contabili da cui scaturisce un maggior reddito, senza dichiarare inattendibile la contabilità.

Successivamente passano ad un accertamento induttivo in base a delle presunzioni.

Le sarei grato se mi volesse indicare, senza entrare nel merito, se vi sono i presupposti per ricorrere in Commissione e chiedere la nullità dell'atto.

Cordiali saluti.
Prov. Lecce

Parere

Egregio Dottore, in merito al quesito che mi ha posto, anche se non si può prescindere dal merito della questione per contrastare efficacemente l'accertamento dell'ufficio, a titolo puramente indicativo, Le segnalo l'interessante sentenza n. 16048 del 29/07/2005 della Corte di Cassazione - Sez. Trib. - (in Guida Normativa del Sole24Ore n. 162 di mercoledì 14 settembre 2005, pagg. 19 e ss.), con la quale si ribadisce il principio che il Fisco può ricorrere all'accertamento analitico solo se gli indizi sono gravi, precisi e concordanti.

Distinti saluti.