PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

26/04/2004

Calcolo del credito d'imposta

Quesito

Innanzitutto Le giungano i nostri complimenti per la sua capacità di analizzare le più svariate problematiche in maniera così esaustiva.

Avremmo da porLe il seguente quesito relativo al credito d'imposta ex art. 8 L. 388/2000:
Si suppponga una società che abbia pianificato un investimento in macchine elettroniche pari a 100, ripartito in 3 anni
2004 = 30
2005 = 30
2006 = 40
e che l'Agenzia abbia concesso, a seguito di regolare istanza, un credito di Euro 40 da utilizzare nei 3 anni.

Si supponga, inoltre, che gli ammortamenti rilevanti nel 2004 ammontino a 20 e che non vi sia nessuna cessione e/o dismissione di beni non ammortizzati.

La domanda verte sul calcolo del credito, e cioè,
1. se il credito effettivamente spettante vada precalcolato una sola volta:
+ 100 (totale investimento)
- 20 (ammortamenti dell'anno 2004)
= 80 x 42,5% (regiona campania)= 34

2. oppure, se ogni ano bisogna effettuare il calcolo del credito spettante sulla base degli investimenti effettuati:
2004 = 30 (investimenti dell'anno) - 20 (ammortamenti dell'anno) = 10 x 42,5% = 4,25
2005 = stesso calcolo
2006 = stesso calcolo.

Naturalmente, nella 2° ipotesi il credito da godere sarebbe ridotto notevolmente... nel senso che due società, a parità di altre condizioni, nel caso decidessero, in sede di presentazione dell'istanza, di pianificare l'investimento in maniera diversa (la prima in un anno e la seconda in tre anni), godrebbero di un credito d'imposta di diversa entità.

Parere

In merito al quesito che mi ha posto, Le preciso quanto segue.

L'art. 8 della Legge n.388 del 23/12/2000, comma 2, tassativamente precisa che il credito d'imposta deve essere calcolato al netto degli 'ammortamenti dedotti nel periodo d'imposta'.

E' chiaro, quindi, che i conteggi devono essere fatti nei vari periodi d'imposta in cui gli investimenti sono avviati, anche perchè il riferimento agli ammortamenti è di natura fiscale (e non di natura civilistica), per cui è necessario tenere conto se nei singoli periodi d'imposta sono calcolati ammortamenti ordinari, ridotti, anticipati o accellerati, come precisato dalla Circolare n. 38 del 09/05/2002 dell'Agenzia delle Entrate ( 9.4.1).

Pertanto, nella fattispecie, è applicabile il conteggio da Lei eseguito al numero 2; il diverso trattamento fiscale è, logicamente, diverso in quanto diverso è il piano degli investimenti che si sviluppa nei vari anni.

Per una panoramica generale dell'istituto, La rinvio alla mia monografia sui crediti d'imposta, che può interamente scaricare dal mio sito www.studiotributariovillani.it.