PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

19/11/2003

Credito d'imposta investimenti aree svantaggiate (art. 8 L. 388/00).

Quesito

ALPE
Associazione Liberi Professionisti Europei
www.alpeweb.org

Faccio seguito all'iniziativa tendente ad ottenere la riapertura dei termini per l'invio dei modelli CVS e CTS e rivolta all'On. Ministro Giulio Tremonti ed a tutti i componenti la Commissione Finanze della Camera e rimasta, ad oggi, inevasa.
Parecchi funzionari dell'Agenzia delle Entrate, per espresso ordine di servizio, si stanno accingendo a verificare le singole posizioni contestando le posizioni scorrette e richiedendo il rimborso del credito fruito.
Iniziativa di difesa è già stata approntata.
Non è esclusa l'idea di incontrarsi di persona per una tavola rotonda con la partecipazione anche di legali tributaristi.
Si riproduce, qui di seguito, la precedente istanza.

Al Ministro delle Finanze
On.le Giulio TREMONTI
Ai componenti la Commissione Finanze
OGGETTO: Credito d'imposta sugli investimenti: richiesta riapertura termini.

L'associazione liberi professionisti europei (ALPE) è un'associazione nazionale che riunisce i professionisti dell'area economico - giuridico - contabile identificati nei ragionieri e dottori commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro e revisori contabili.

Questa associazione, nell'ottica di porgersi a servizio dell'intera collettività, a mezzo della presente, offre la propria disponibilità per essere coinvolta ed utilizzata per l'ideazione, lo sviluppo e la realizzazione di consone iniziative.

Nell'anzidetta ottica ci rendiamo portavoce di un'ampia e sentita richiesta proveniente da aziende, imprenditori e professionisti in merito all'esigenza di predisporre un provvedimento che permetta la riapertura dei termini per le comunicazioni da parte dei soggetti che hanno conseguito il diritto al credito d'imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate prima dell'8 luglio 2002 (modello CVS entro il 28 febbraio 2003) e dopo l'8 luglio 2002 (modello CTS entro il 28 febbraio 2003).

Tali scadenze, perentorie, sono state dettate dall'art. 62 comma 1 lettera a) della Legge 27/12/2002 n.289 che ha posto a carico dei soggetti che hanno conseguito il diritto al contributo, anteriormente alla data dell'8 luglio 2002, l'obbligo di inviare, entro il 28 febbraio 2003, i dati occorrenti per la ricognizione degli investimenti realizzati e, in particolare, quelli concernenti 'le tipologie degli investimenti, gli identificativi dei contraenti con i quali i soggetti interessati intrattengono i rapporti necessari per la realizzazione degli investimenti, le modalità di regolazione finanziaria delle spese relative agli investimenti, l'ammontare degli investimenti, dei contributi fruiti e di quelli ancora da utilizzare, nonché ogni altro dato utile ai predetti fini.'

Tuttavia risulta che qualche impresa non abbia effettuato l'invio dei dati entro il 28 febbraio 2003 per vari motivi tra i quali quelli che qui di seguito si elencano:

- Carenza informativa:
La scadenza non sembra sia stata adeguatamente pubblicizzata; in particolare proprio sul sito del Ministero delle Finanze non viene fatto alcun cenno nello scadenzario fiscale del mese di febbraio.

- Modifiche del software:
Il software relativo alla compilazione dei modelli, è stato successivamente al suo rilascio modificato con fasi di correzione (v. rel. 1.0.1 e 1.0.2) in data 6/2 e 12/2.

- Brevità di termini:
Il provvedimento di approvazione dei modelli è stato pubblicato sulla G.U. del 4/2/2003. Si disponeva con tale provvedimento l'invio da effettuarsi nei giorni compresi tra il 31 gennaio ed il 28 febbraio, quindi con data retroattiva rispetto alla sua efficacia, e concedeva quindi al contribuente meno di 20 giorni (se si considera il sabato semifestivo) per interpretare le disposizioni e approntare i modelli in questione.

- Molteplicità di scadenze:
Nonostante, poi l'argomento fosse lo stesso, le disposizioni in materia di Credito di cui alla legge 388, hanno introdotto ben 5 scadenze diverse.

- Statuto del Contribuente:
Lo Statuto del contribuente, infine prevede all'articolo 3 comma 2 che 'in ogni caso le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al 60° giorno dalla data della loro entrata in vigore o dall'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti.'.

Per i motivi sopra indicati l'aver introdotto l'obbligo con la clausola 'a pena di decadenza del contributo conseguito autonomamente' può essere considerato eccessivamente punitivo nei confronti delle Imprese che non hanno potuto adempiere alle disposizioni.

Non va sottovalutato che la Dichiarazione di cui all'art.62 modello CVS ha carattere meramente descrittivo e segue una serie di comportamenti concludenti - vedi modello Unico 2002 e modelli F24 - che testimoniano la volontà del contribuente di volersi avvalere della norma.

Si ritiene, pertanto, che la norma meriti su questo punto una rapida correzione, consentendo, una proroga tecnica per sanare la grave situazione in cui varie imprese si siano potute trovare.

Parere

In riferimento alla Sua comunicazione, Le faccio presente che sono d'accordo con le iniziative sino ad oggi intraprese dall'ALPE.
Vorrei solo segnalarLe il fatto che, sino ad oggi, non è stato sufficentemente affrontato il problema del blocco delle compensazioni dei crediti d'imposta attuato, in maniera drastica ed illegittima, dal Decreto Legge del 12/11/2002 n. 253 (in G.U. n. 266 del 13/11/2002), che tanti problemi sta creando in questi giorni ai contribuenti ed ai professionisti.
Per quanto riguarda la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Taranto, Le faccio presente che si riferisce ad una controversia da me curata professionalmente.
In ogni caso, mi permetto segnalarLe il mio sito: www.studiotributariovillani.it nel quale, per quanto riguarda tutte le problematiche dei crediti d'imposta, sono inseriti i quadri sinottici, gli interventi sulle varie riviste specializzate nonché un testo che raccoglie le principali problematiche.
Sono d'accordo con Lei sull'opportunità di organizzare incontri e dibattiti sull'argomento per sensibilizzare il legislatore alle necessarie modifiche ed i giudici tributari ad una corretta ed equa interpretazione della legge, più volte disorganicamente modificata.
Per questo sono disponibile a qualsiasi forma di collaborazione con Lei e la Sua associazione ALPE.