PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

05/12/2004

Credito di imposta - difficoltà di calcolo

Quesito

Devo risolvere un caso che presenta delle difficoltà di calcolo, soprattutto contabili.

Si tratta di una società a responsabilità limitata che il 29 maggio 2002 ha acquistato un bene in leasing per il quale è stato acquisito il credito di imposta per investimenti in aree svantaggiate; credito interamente utilizzato entro l'anno 2003.

Entro il prossimo mese di dicembre, lo stesso bene verrà sostituito con un altro della stessa categoria per un valore di euro 56524,00.

Tale sostituzione non comporterà il riscatto del bene precedente.

A questo punto l'iter da seguire sarà il seguente:
a) il credito da richiedere in sede di nuova domanda si calcola sull'intero valore del nuovo bene
b) il credito acquisito prima dell'08/07/2002 sarà rideterminato escludendo il costo non ammortizzato per la parte che eccede i costi delle nuove acquisizioni
c) per procedere alla rideterminazione di cui sopra, occorre calcolare gli ammortamenti figurativi del bene oggetto di sostituzione
d) dal valore del bene di nuova acquisizione si detrae il costo non ancora ammortizzato del bene che dovrà essere sostituito
e) questa differenza rappresenterà il valore che dovrà essere preso in considerazione per rideterminare il credito di imposta
f) il valore degli investimenti effettuati nell'anno 2002 sarà diminuito della differenza di cui sopra e, da questo sarà detratto il valore degli ammortamenti dell'esercizio 2002
g) la parte che eccede sarà versata in sede di dichiarazione da presentarsi entro il mese di ottobre 2005 e quindi entro il termine previsto per effettuare i relativi versamenti di imposta.

La ringrazio per la sua cortese attenzione.

Parere

Occorre, innanzitutto, precisare che:

- l'art. 8, comma 7, della legge n. 388 del 23/12/2000 testualmente dispone che 'se nel periodo di imposta in cui si verifica una delle predette ipotesi vengono acquisiti beni della stessa categoria di quelli agevolati, il credito d'imposta è rideterminato escludendo il costo non ammortizzato degli investimenti agevolati per la parte che eccede i costi delle nuove acquisizioni';

- l'Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso - con l'importante circolare n. 41 del 18/04/2001 (punto 10.4), in tema di rimpiazzo dei beni agevolati, ha chiarito che al fine di stabilire se i beni siano riconducibili alla stessa categoria di quelli ceduti, occorre fare riferimento alle categorie merceologiche indicate nella tabella sui coefficiente di ammortamento approvata con DM 31 dicembre 1988, precisando, tuttavia, che deve trattarsi di nuovi beni aventi le medesime caratteristiche tecniche e merceologiche di quelli sostituiti.

Nella riferita ipotesi di rimpiazzo dei beni, l'originario investimento netto è rideterminato, computando in diminuzione dello stesso l'eventuale eccedenza del costo non ammortizzato del bene sostituito rispetto al costo di acquisizione del nuovo bene.

Il beneficio originariamente previsto, infatti, viene meno solo nella misura in cui il costo residuo da ammortizzare del bene uscente è superiore a quello del nuovo bene.

La rideterminazione inciderà sull'ammontare del credito d'imposta relativo al periodo d'imposta in cui lo stesso deve intendersi maturato.

L'Agenzia delle Entrate, inoltre, sempre con la succitata circolare n. 41, precisa che, qualora il costo del nuovo bene sia superiore al costo non ammortizzato del bene sostituito, tale differenza concorre alla determinazione dell'investimento netto del periodo d'imposta in cui il rimpiazzo si è già verificato.

E, a tal proposito, l'Agenzia delle Entrate espone il seguente esempio:
Anno 2001 - acquisto del bene agevolato 100
Anno 2003 - cessione dello stesso bene con costo residuo da ammortizzare pari a 50

Ipotesi a): investimento di rimpiazzo pari a 70
In questo caso, il costo dell'investimento originario non viene rideterminato, perchè il costo del nuovo bene (70) è superiore al costo residuo di quello sostituito (50). L'eccedenza di 20 concorrerà alla determinazione dell'investimento netto per l'anno 2003.

Ipotesi b): investimento di rimpiazzo pari a 40
In questo caso, il costo dell'investimento originario viene rideterminato e ridotto per un importo pari a 10, dato dalla differenza tra costo residuo del bene uscente (50) e il costo del bene di rimpiazzo (40).

In entrambe le ipotesi, qualora il nuovo bene acquistato nell'anno 2003, ancorche appartenente alla stessa categoria del bene acquistato nel 2001 e ceduto nel 2003, non sia da considerare, per le sue peculiari caratteristiche tecniche e merceologiche come mero rimpiazzo del precedente, il costo dello stesso rileverà nei modi ordinari ai fini del calcolo dell'agevolazione per l'anno 2003; mentre per l'anno 2001 assumerà rilevanza la cessione del bene: si dovrà, quindi, procedere alla rideterminazione del beneficio deducendo dall'investimento netto dello stesso anno il costo storico del bene ceduto (100).

Inoltre, per un altro esempio di calcolo del rimpiazzo, si rinvia al quesito esposto su Pratica Fiscale e Professionale n. 18 del 03/05/2004 a pag. 46;
- inoltre, a puro titolo informativo, l'Agenzia delle Entrate, con la successiva circolare n. 38 del 09/05/2002 (punto 5.2), ha chiarito che, nella logica dell'agevolazione e sempre che ricorrano i presupposti previsti dalla legge, può beneficiare del credito d'imposta anche l'acquisto di un singolo bene strumentale in sostituzione di un altro bene strumentale.

In definitiva, alla luce di tutte le considerazioni giuridiche ed amministrative sopra esposte, ritengo corretto il calcolo da Lei eseguito.