Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria
29/04/2005
Fatturazione euro-dollari
Quesito
Buongiorno Egr. Signori, sono un libero professionista (traduttore interprete).
Ho avuto la sua email dal sito ‘ilcommercialistatelematico.it’.
Ho una domanda da proporle e la ringrazio fin da ora per la Sua cortese risposta.
Ho eseguito una traduzione per una ditta Americana, la quale ora mi chiede di emettere una fattura in US Dollari.
E' possibile che io possa emettere una fattura con una divisa diversa dall'euro?
La ringrazio nuovamente.
Con l'occasione porgo, Distinti saluti.
Parere
Egregio Dottore, in merito al quesito che mi ha posto, Le preciso quanto segue:
1) l’art. 21, comma 2, n. 5, D.P.R. n. 633 del 26/10/1972 e successive modifiche ed integrazioni, in tema di IVA, tassativamente prevede che l’aliquota e l’ammontare dell’imposta deve essere indicato con arrotondamento alla lira delle frazioni inferiori;
2) il D. Lgs. n. 213 del 24/06/1998, emanato in attuazione della legge delega n. 433 del 17/12/1997, contiene le disposizioni per l’introduzione dell’euro nell’ordinamento nazionale e nel suo art. 16 stabilisce che quando l’euro è utilizzato come moneta di conto i documenti contabili obbligatori a rilevanza esterna, riferiti ad una data compresa tra il 1° gennaio 1999 e il 31 dicembre 2001 (c.d. periodo transitorio) possono essere ad ogni effetto redatti e pubblicati in euro, mentre quelli riferiti a date successive ‘devono’ essere redatti e pubblicati in euro;
3) per quanto attiene alle fatture, in particolare, il Ministero delle Finanze si è pronunciato con la Circolare n. 291/E del 23/12/1998;
4) in definitiva, Lei è obbligato ad indicare l’ammontare dell’imposta soltanto in euro, con gli arrotondamenti così come previsti dalla succitata Circolare Ministeriale.
Distinti saluti.