PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

11/06/2005

Credito di imposta - possibilità di effettuare l’investimento in un Comune diverso rispetto a quanto indicato sia nell’istanza originaria, sia nell’istanza di rinnovo

Quesito

Gent.mo Avv. Villani, vorremmo sottoporre alla sua attenzione il seguente quesito.

In data 31.01.2005 è stata accolta l’istanza di rinnovo presentata in data 19.01.05 per poter beneficiare del credito d’imposta di cui all’art. 8 della L. 388/00 con i seguenti dati:
Comune in cui si intende effettuare l’investimento: Olbia
Ammontare dell’investimento netto: euro 600.000
Credito d’imposta richiesto: euro 255.000
Pianificazione investimento netto: 1° anno: euro 120.000; 2° anno euro 480.000
Tipologia dell’investimento: Fabbricati, macchine elettroniche d’ufficio, attrezzature varie.

Per mutate esigenze organizzative si intenderebbe avviare l’investimento immobiliare in un altro comune della stessa provincia ove esiste già una sede della società (in immobile locato).

L’investimento netto complessivo sarà inferiore a quanto esposto nell’istanza ma rispetterà il minimo previsto del 20% pari a euro 120.000, tutto da realizzare nel 2005, con la sottoscrizione di un contratto preliminare di compravendita e contestuale bonifico al fornitore di una somma a titolo di caparra entro i sei mesi dall’inoltro del rinnovo dell’istanza scadenti il 19.07.2005.

Si chiede un Suo parere in merito alla possibilità di effettuare l’investimento in un Comune diverso rispetto a quanto indicato sia nell’istanza originaria, sia nell’istanza di rinnovo in quanto la Risoluzione n° 13/E del 22.01.03 risponde positivamente alla possibilità di indicare nell’istanza di rinnovo un luogo diverso di realizzazione dell’investimento, mentre nel caso specifico anche nell’istanza di rinnovo è stato confermato il medesimo Comune indicato nell’istanza originaria.

Si chiede inoltre se la realizzazione dell’investimento nella misura minima del 20% da eseguirsi interamente nel corso del 2005, consenta di fruire del credito d’imposta relativo (rispettando quindi la pianificazione dell’investimento per il primo anno), rinunciando ad effettuare la restante parte degli investimenti previsti nel secondo anno e conseguentemente facendo decadere il diritto alla maturazione del credito d’imposta per gli anni successivi, fermo restando il diritto acquisito per il 2005 pari al 42,5% dell’investimento netto realizzato.

RingraziandoLa anticipatamente per la Sua disponibilità porgiamo cordiali saluti.

Parere

Egregio Dottore, in merito ai quesiti che mi ha posto, Le preciso che:

1) in linea di massima, è possibile localizzare l’investimento nelle aree svantaggiate in un comune diverso rispetto a quello indicato nell’istanza, come precisato dall’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa e Contenzioso – con la Risoluzione n. 101/E del 30 luglio 2004; inoltre, nella domanda di rinnovo per il credito d’imposta si può sempre ridimensionare l’importo dell’investimento, anche in questo caso come precisato dall’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 137/E del 16/11/2004 (in Corriere Tributario IPSOA n. 1/2005, pagg. 78 e ss., con l’interessante commento di Guido Berardo e Vito Dulcamare);

2) infine, secondo me, il rispetto del minimo del 20% nel primo anno dell’investimento non fa assolutamente perdere il diritto all’utilizzo dell’intero credito d’imposta, anche dopo il ridimensionamento dell’investimento come sopra precisato, in quanto non esiste alcuna preclusione in merito, ai sensi e per gli effetti dell’art. 62, comma 1, lett. f) e g), della legge n. 289 del 27/12/2002.

Distinti saluti.