Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria
08/03/2006
Studio sulla tassazione somme percepite a titolo risarcitorio
Quesito
Egregio collega, ho avuto modo di leggere e apprezzare il Suo studio del 5.9.05 sulla tassazione delle somme percepite a titolo risarcitorio (La giurisprudenza in tema di tassazione ai fini IRPEF delle somme percepite a titolo di risarcimento del danno ).
Mi resta un dubbio: le 15 mensilità che il lavoratore illegittimamente licenziato ha diritto di percepire ex art. 18 Statuto Lavoratori in sostituzione della reintegrazione (disposta dal giudice), sono imponibili IRPEF o no?
Scusi se approfitto della Sua specifica competenza in materia, ma da solo non so cosa consigliare alla cliente: accettare la ritenuta che l'ex datore vuol operare o rifiutare il pagamento ridotto.
Grazie. Cordiali saluti.
Parere
Egregio Collega, in merito al quesito posto, Le preciso che, ai fini fiscali, solo il danno emergente non è tassato, mentre è soggetto a tassazione il lucro cessante.
Infatti, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 3632 del 20 febbraio 2006, ha precisato che le somme percepite per licenziamento illegittimo dei dirigenti d'azienda e per la conseguente perdita di chances non sono tassate solo nel caso in cui il lavoratore abbia provato che l'indennità percepita sia un risarcimento 'puro'.
In ogni caso - continua il Collegio - è onere del contribuente dimostrare l'appartenenza dell'indennità a voci di risarcimento puro e quindi esenti da tassazione: non è sufficiente, infatti, precisare il semplice carattere risarcitorio di quanto percepito.
Il contribuente, in altre parole, deve dare prova dell'effettiva perdita di chances (vedi articolo di Francesco Guadalupi, in Italia Oggi del 7 marzo 2006, pag. 36 - Indennizzi tassati se non c'è prova).
Di conseguenza, in assenza della succitata prova documentale, l’importo è soggetto a tassazione.
Cordiali saluti.