PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

18/10/2004

Istituto della trasparenza fiscale

Quesito

Vorrei un parere su una possibilità di utilizzo del nuovo istituto della trasparenza fiscale da parte delle società di capitali (art.115,art.116 TUIR).

Quello che sto per illustrare è un sistema per pagare meno tasse utilizzando le novità della riforma fiscale.

Situazione pre-riforma: esiste un ipotetico imprenditore socio unico (ma l'esempio vale anche se ci sono + soci) di una società di capitali (SRL, SPA) che produce reddito in maniera così elevata da far pagare all'imprenditore un'Irpef con aliquota marginale massima (45%).

Supponiamo, ad esempio, che il nostro imprenditore ottiene reddito solo da questa società per un ammontare di EUR 120.000.

Con l'aliquota marginale al 45%, quindi facendo gli opportuni calcoli sugli scaglioni (es. aliquota media 41%), lui pagherebbe di tasse Irpef EUR 49200 (Reddito 120000 X 0.41).

Adesso mettiamo in funzione la mia idea.

Servono 2 condizioni:
L'imprenditore adotta l'opzione per la trasparenza ex art.115,116 del nuovo Tuir
L'imprenditore ha un numero elevato di familiari (o eventualmente di potenziali soci fedelissimi).

Con la trasparenza il reddito prodotto dalla società è direttamente imputato in capo all'imprenditore.

Ciò non comporterebbe alcuna modifica sul pagamento delle tasse se la compagine sociale restasse immutata.

Continuerebbe a pagare EUR 49200.

Ma se il nostro imprenditore, che mettiamo ha 1 moglie e 4 figli maggiorenni, va dal notaio e divide la compagine sociale in maniera uguale per tutti cosa accade?

Ogni socio (imprenditore, moglie, 4 figli) si ritroverebbe con una quota societaria pari al 16.666%.

Il reddito prodotto dalla società EUR 120000 sarebbe ugualmente diviso tra i soci che riceverebbero EUR 20000 a testa.

Ogni socio andrà a pagare l'IRE solo su EUR 20000, questo significa che ogni socio potrà godere di una aliquota marginale + bassa.

In soldoni l'imprenditore pagherà su EUR 20000 TAX 4600 (REDDITO EUR 20000 X 0.23% - nuova aliquota media).

Ogni altro componente della compagine sociale pagherà lo stesso e la sommatoria delle tasse pagate dai membri della famiglia sarà inferiore delle tasse pagate unicamente dall'imprenditore.

INFATTI
STESSO REDDITO: EUR 120000
TAX pre-trasparenza: EUR 49200
TAX post-trasparenza : EUR 27600.

Di fatto l'azienda sarebbe comunque amministrata dall'imprenditore e la moglie e i figli continuerebbero a fare la vita loro senza entrare nel merito della società (anche se, ATTENZIONE, diventerebbero soci di pieno diritto).

Se non ci sono litigi nella compagine sociale e tutto continua come prima si ottiene un risparmio d'imposta (TUTTO LECITO???) di:
EUR 21600 = EUR 49200 - EUR 27600

Il tutto per sempre ed al solo costo delle donazioni delle quote fatte dal notaio, spese che si ammortizzano già il primo anno.

Avv. Villani mi scuso per i calcoli un pò approssimativi, soprattutto sulle aliquote.

Spero possa ricevere un Suo parere.

Parere

Una delle principali novità della riforma fiscale è quella della c.d. tassazione per trasparenza, in base alla quale, attraverso una specifica opzione, le società di capitali potranno destinare ai proprio soci, a loro volta società di capitali o persone fisiche nel caso di società a responsabilità limitata, il reddito prodotto senza scontare, dunque, la tassazione Ires direttamente in capo al soggetto capo fila.

Quanto sopra è tassativamente disciplinato dagli artt. 115 e 116 del DPR n. 917 del 22/12/1986, come modificato, a far data dal 1° gennaio 2004, dal D.Lgs. n. 344 del 12/12/2003.

E' chiaro che per valutare la convenienza fiscale, anche alla luce del numero dei soci e delle loro rispettive aliquote marginali, occorre fare un calcolo specidico caso per caso, come Lei correttamente ha suggerito nel Suo quesito.