PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

12/11/2004

Avviso di recupero credito d'imposta indebitamente utilizzata per incremento dell'occupazione

Quesito

Con la presente sono a richiedervi un parere su un accertamento della'agenzia delle entrate il quale ha generato un avviso di recupero credito d'imposta indebitamente utilizzata per incremento dell'occupazione.

La contestazione nasce dal fatto che uno dei dipendenti per il quale abbiamo utilizzato il credito, nei due anni precedenti la ns assunzione, precisamente nell'anno 2001, aveva prestato lavoro per circa un mese quale lavoratore dipendente.

Lo stesso pero', all'atto della ns assunzione ci aveva mostrato un contratto a tempo determinato per il periodo sopradetto, pertanto per noi aveva i requisiti previsti dalla legge.

Tuttavia in sede di accertamento l'Agenzia ha riscontrato che sul mod 770 del datore di lavoro precedente, il dipendente era stato inquadrato come lavoratore a tempo indeterminato.

E' stato contestato dal lavoratore tale inquadramento ed il precedente datore di lavoro ha proceduto a regolarizzare con l'inps, presentando i DM10/V ed il mod SA rettificativo; ha comunicato tale regolarizzazione anche all'ufficio di collocamento.

Pertanto, richiedendo un certificato all'ufficio di collocamento, del dipendente in oggetto si evince che nel periodo sopradetto (nel 2001) e' stato assunto a tempo indeterminato pero' precisa che: 'come da comunicazione della ditta trasmessa alla Scica in data 21/10/2004 il rapporto deve intendersi a tempo determinato'.

Tutto cio' premesso si chiede se abbiamo la possibilita' di contestare quanto accertato e quindi se possiamo intendere l'assunzione precedente a tempo determinato.

Parere

L'art. 7, comma 5, lett. b), della Legge n. 388 del 23/12/2000 stabilisce che il credito d'imposta occupazione spetta a condizione che i nuovi assunti non abbiano svolto attivitā di lavoro dipendente a tempo indeterminato da almeno 24 mesi.

Il riferimento normativo č di carattere oggettivo, nel senso che, di fatto, indipendentemente da errori di diritto o di valutazione, il lavoratore non deve aver svolto lavoro dipendente a tempo indeterminato da almeno 24 mesi.

Nel caso da Lei prospettato, secondo me, il suddetto presupposto oggettivo non si č verificato, anche alla luce della correzione intervenuta a seguito della comunicazione del precedente datore di lavoro, che ha precisato trattarsi effettivamente di lavoro a tempo determinato.

Pertanto, ritengo illegittimo il comportamento dell'Agenzia delle Entrate e Le consiglio di proporre tempestivo ricorso alla competente Commissione Tributaria.