PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

02/01/2005

Non ci sono soluzione alternative all'apertura della p. iva?

Quesito

Egr. Dott. Villani, avrei bisogno di chiederle alcune informazioni circa l'apertura di un sito internet destinato a pubblicizzare le discoteche e i locali della nostra città.

L'intento è infatti quello di creare un sito in cui per ogni discoteca e locale viene fatta una scheda descrittiva provvista di foto in cui si descrive, appunto, l'ambiente, la musica, la clientela, il servizio bar, talvolta si recensiscono alcune serate e inoltre teniamo un calendario interattivo aggiornato regolarmente con le serate proposte dai suddetti locali.

Le faccio presente che io sono un laureando in ingegneria gestionale, non ho mai avuto un lavoro fisso, se non prestazioni lavorative occasionali per una società pubblicitaria di Milano.

Lo stesso vale per il mio collaboratore, anch'egli studente universitario e tuttavia provvisto di tesserino ufficiale di giornalista.

Nessuno di noi ha quindi una partita iva.

Il problema è infatti questo: visto che la creazione di tale sito ci costerà molto sia in termini di tempo che di denaro (aprire un dominio con un certo tot di accessi costa), avremmo intenzione di farci pagare un cifra fissa a settimana da questi locali.

Tuttavia non sappiamo come porci di fronte alla Finanza: dobbiamo per forza aprire una partita iva?
Non ci sono soluzione alternative all'apertura della p. iva?
Quale è la soluzione migliore dal punto di vista della tassazione fiscale?
E per quanto riguarda la registrazione del sito, cosa prevede la legge?

La ringrazio per la collaborazione, i più cordiali saluti.

Parere

Egr. Dottore, in merito alle informazioni richieste, sulla base dei dati da Lei segnalati, Le confermo la necessità di aprire una partita iva, perchè trattasi di lavoro autonomo svolto per professione abituale, ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 DPR n. 633 del 26/10/1972 e successive modifiche ed integrazioni.