PARERE

Dettaglio parere dell'Avv. Maurizio Villani in materia fiscale e tributaria

04/12/2003

Credito imposta art.8 - Agente di commercio.

Quesito

Un contribuente esercente l'attività di agente di commercio, regolarmente iscritto nell'apposito ruolo, nell'anno 2001 ha acquistato due autovetture ed ha determinato il credito d'imposta art.8 legge 388/2000 considerando quale investimento lordo l'80% complessivo del costo storico sostenuto per le due autovetture, pari a lire 53.826.625 (80% costo auto A lire 46.759.898 + 80% costo auto B lire 20.523.383).
Inoltre, nella determinazione del reddito d'impresa, tali autovetture sono state considerate sempre come due cespiti separati e con deduzione, sempre nel limite dell'80% previsto dall'art.121 bis del Tuir, delle quote di ammortamento riferite ad ogni singolo bene.
L'Agenzia Entrate locale, in fase di verifica del credito d'imposta del citato contribuente, ha rideterminato il credito d'imposta, revocando una parte del credito, considerando quale investimento lordo complessivo la somma di lire 40.000.000 (pari all'80% del limite massimo deducibile di lire 50.000.000 previsto dal citato art.121bis) inserendo quale motivazione la tesi che il limite di lire 50.000.000 (ora ? 20.658,28) vada riferito al totale delle due autovetture e non ad ogni singola autovettura con citazione della circolare 48 del 10.02.1998, punto 2.1.3.5.
A tal'uopo, Le chiedo:
a) è corretta l'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate? ( Nel caso specifico trattasi di titolare di ditta individuale senza dipendenti e collaboratori familiari);
b) nel caso, per me molto dubbio, di esatta interpretazione da parte dell'A.E., cosa è corretto nel caso di agente di commercio con un dipendente e/o un collaboratore familiare;
c) nell'ipotesi di esatta interpretazione dell'A.E. come vanno trattati i componenti negativi (ammortamenti, costi, minusvalenze) e positivi (plusvalenze) nel caso di possesso di due autovetture?
Nell'approfondire tale quiestione, ho letto la circolare n.188 del 16/07/1998, prima parte - Reddito Impresa - domanda n.2, che mi pare fa espresso riferimento al limite di lire 50.000.000 citando ... una autovettura .... .

Le sarei lieto, trattandosi di una fattispecie ricorrente, in quanto assisto parecchi contribuenti esercenti l'attività di agente di commercio in forma individuale, in forma di impresa familiare e/o con dipendenti, fornirmi un suo autorevole parere al riguardo.

Parere

Le preciso che il limite dei cinquanta milioni di lire (? 25.822,84) si riferisce al totale delle autovetture e non alle singole autovetture.
Ciò lo si deduce chiaramente dall'ultimo periodo del primo comma, n. 2 , lett. b), dell'art. 121-bis TUIR, che, per il predetto limite, fa riferimento testuale alle "autovetture", indicate al plurale e non al singolare.
Oltretutto, le stesse circolari da Lei citate usano sempre il termine al plurale e mai al singolare.
Sulle problematiche dei crediti d'imposta investimento, La informo che il giorno 15 c.m. sarò a Messina ad un convegno organizzato sul tema dall'ALPE (Associazione Liberi Professionisti Europei - www.alpeweb.org).